Sabato 10 novembre 2018 alle ore 14.30 è in programma una visita guidata al Cimitero Monumentale di Torino dal titolo “EROS e THANATOS. La sensualità nella statuaria del Cimitero Monumentale di Torino”. L’itinerario guidato, multilingue, si snoda tra le cappelle più interessanti dal punto di visto storico e artistico.
In occasione del 1 novembre 2017, l’Associazione Capitolium propone una passeggiata fra le lapidi storiche del cimitero Vantiniano, alla sola luce delle lanterne, per riscoprire alcuni protagonisti della Brescia di metà e fine ottocento, “Ritorno ai Sepolcri” i volti di Brescia ottocentesca è un’iniziativa che vuole recuperare una tradizione tipica della Brescia del secolo scorso.
Sergio Isonni, sarà la voce narrante di alcuni brani di poesie sepolcrali scelte per l’occasione. Valentina Ghiroldi, giovane archeologa bresciana, darà nota di alcune curiosità poco conosciute relative ai caduti della battaglia di San Martino di cui una lapide ricorda alcuni eroi seppelliti all’interno del cimitero cittadino.
Abbiamo già avuto occasione di scrivere dell’affascinante danza macabra custodita nella chiesa di san Silvestro a Iseo.
Oggi vi presento la puntata di L’Arte, dedicata a questo interessante affresco.
Sorto nel 1747 per volere dei Lorena fuori dell’ultima cinta muraria, il Cimitero della Misericordia, detto dei Pinti perché posto poco oltre l’allora Porta a Pinti, nacque in origine per accogliere le spoglie dei defunti dell’ospedale di Santa Maria Nuova, per lo più appartenenti a sconosciuti oppure non richieste da alcun parente e i cui scheletri spesso erano usati per gli studi di anatomia.
Nel 1824, con l’atto di rinuncia dell’ospedale, il cimitero diventa in toto proprietà della Misericordia e andrà in futuro ad assumere l’aspetto monumentale che oggi lo connota, dove si possono ancora vedere alcune opere d’arte funeraria di notevole pregio anche se, a
seguito del bombardamento della stazione ferroviaria di Campo di Marte, durante l’ultima guerra mondiale, diverse sono state distrutte o danneggiate. Continua la lettura di Alla scoperta del Cimitero dei Pinti con gli amici di Conosci Firenze→
Il Cimitero delle Porte Sante a Firenze sorge in prossimità della famosa Chiesa di San Miniato al Monte. Il cimitero venne realizzato a partire dal 1865 su progetto di Mariano Falcini.
Il nome ha attinenza con un privilegio accordato dal pontefice alla Basilica di San Miniato al Monte.
La storia è un po’ complessa ma molto affascinante: si definivano Porte Sante le porte murate delle basiliche patriarcali di Roma (San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Pietro e San Paolo), il muro che le occludeva veniva abbattuto dal Papa e dai cardinali legati apostolici in occasione del Giubileo, in modo che i fedeli, entrandovi con le necessarie disposizioni, acquistassero la relativa indulgenza plenaria.
Siamo tornati! Diciamo che ottobre è stato un mese davvero intenso, ma finalmente possiamo dedicare un po’ di tempo al nostro viaggio nell’arte funeraria.
La tappa di oggi prevede una vera chicca custodita sul Lago d’Iseo: si tratta della Stele Tadini, realizzata dal noto scultore neoclassico Antonio Canova, conservata nella splendida Accademia Tadini di Lovere (Bg).
In occasione delle vacanze estive mi sono regalata qualche giorno a Merano, città che adoro e che ho visitato molte volte, ma che riesce sempre a stupirmi piacevolmente. Quest’anno ho soggiornato a Tirolo, un paese a circa 5km dal centro di Merano.
E’ stata una grandissima emozione scendere dalla montagna, attraversare sentieri e scalinate, per giungere nel cuore del centro storico e ritrovarmi circondata da...lapidi!
Esistono i musei dedicati ai cimiteri? ebbene sì, uno si trova a Kassel. O meglio, a Kassel è possibile visitare il cimitero della cultura sepolcrale: The Museum for sepulchral culture.
Il museo approfondisce il tema della cultura sepolcrale, aspetto fondamentale per comprendere le civiltà, le relazioni tra storia e natura, tra cultura e religione.
Nei giorni scorsi mi sono recata a Calvisano per un sopralluogo: devo preparare una ricerca e uno speech sulla valorizzazione del patrimonio presente sul territorio di questo Comune, immerso nella parte orientale della Bassa pianura bresciana.
Tra chiese, affreschi, pale del Romanino e del Moretto, sono rimasta davvero sorpresa dalle interessantissime testimonianze funerarie e da una curiosa tradizione cimiteriale di questo paese.
Uno dei reperti più interessanti in cui mi sono imbattuta è un cippo funerario di epoca romana, conservato nel chiostro di Santa Maria della Rosa, la più ampia chiesa domenicana esistente nella Provincia di Brescia. Continua la lettura di Sorprese funerarie a Calvisano→
Il cimitero ebraico di cui vi parlerò si trova nel quartiere di Josefov a Praga. Josefov, la città ebraica, occupa la parte alta della città vecchia: Stare Mesto.
Le sue origini si perdono nei secoli: nel 1096 Praga fu testimone di un primo Pogrom. Circa 150 anni dopo, durante il IV Concilio Lateranense che si tenne a Roma nel 1215, agli ebrei venne vietato di possedere terreni e d’imprendere sia nell’agricoltura sia nell’artigianato. era loro permesso solo di prestare denaro a pegno o a interessi, questo perché tali attività erano considerate indegne e immorali per i cristiani. In seguito al concilio, gli ebrei furono obbligati a risiedere in località prestabilite: i ghetti.