In occasione delle vacanze estive mi sono regalata qualche giorno a Merano, città che adoro e che ho visitato molte volte, ma che riesce sempre a stupirmi piacevolmente. Quest’anno ho soggiornato a Tirolo, un paese a circa 5km dal centro di Merano.
E’ stata una grandissima emozione scendere dalla montagna, attraversare sentieri e scalinate, per giungere nel cuore del centro storico e ritrovarmi circondata da...lapidi!
In un attimo sono passata da un bosco verdissimo a uno degli angoli più suggestivi che abbia mai visto. Percorrendo la scalinata che scende dalla funicolare, ci si ritrova alle spalle della chiesa dedicata a S. Nicolò, che si erge alla fine dei Portici ed è uno dei primi monumenti del Tirolo interamente in stile gotico.
Di fronte al lato nord della chiesa, è possibile ammirare antiche lapidi sepolcrali affisse ai muri. E’ uno spettacolo meraviglioso.
Ho cercato di osservarle tutte con estrema attenzione. Queste lapidi mi hanno colpito per diversi aspetti: alcune avevano una forma elaborata e affascinante, come se fossero preziose cornici, altre erano caratterizzate da un ricco apparato iconografico.
Geni funerari, croci, animali misteriosi…molto ricorrente l’immagine della lucerna, il cui significato è legato alla simbologia della luce e del fuoco, infatti essa illumina le tenebre e guida i passi degli uomini. Il fumo che sale verso l’alto, mette in comunicazione il mondo terrestre con il mondo divino.
Ma non è tutto, sul lato sud del Duomo, oltre al grande affresco dedicato a San Cristoforo, patrono dei viandanti, è presente una lapide di notevoli dimensioni, con la riproduzione a bassorilievo di un cadavere e un’ iscrizione. La lavorazione della pietra rivela una grandissima maestria nella capacità di rendere il dinamismo dei temi decorativi e nella resa espressiva , soprattutto del teschio.