Archivi categoria: Pittura e Cimiteri

La tomba di Marc Chagall nel piccolo cimitero di Saint-Paul de Vence

La tomba del pittore Marc Chagall (1887-1985) è custodita nel piccolo e romantico cimitero di Saint-Paul de Vence, delizioso borgo poco lontano da Nizza, famoso per le sue splendide gallerie d’arte e gli artisti che qui hanno vissuto.

Marc Chagall è, insieme a Picasso e Matisse, tra gli artisti che hanno abitato in questo splendido villaggio racchiuso da poderose mura medievali. L’artista, di origine bielorussa, giunse a Saint-Paul de Vence per la prima volta nel 1949, dopo la guerra, per superare la terribile depressione che lo aveva colpito in seguito alla morte dell’amatissima moglie Bella, deceduta a causa di un’infezione virale.

Chagall scelse quindi la Provenza per superare questo trauma, costruì una casa chiamata La Colline lungo su le Chemin de Gardettes e vi si stabilì definitivamente dal 1966. Si risposò con Valentina, detta “Vava”, Brodsky.

A Saint-Paul de Vence frequentava spesso luoghi ancora oggi molto conosciuti come la Colombe d’Or o il Café de la Place, dove fece la conoscenza di Aimé e Marguerite Maeght, fondatori della famosa e prestigiosa Fondazione Maeght, meta imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea. Grazie al legame tra Chagall e i Maeght, la collezione presenta oggi un cospicuo corpus di opere del pittore.

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Memento mori, Vanitas e piramidi al Labirinto della Masone

Immerso nella campagna emiliana, il Labirinto della Masone è un parco culturale unico e sorprendente. L’architettura, la collezione d’arte, che comprende raffinatissimi Memento mori e Vanitas, e il labirinto trasportano il visitatore in un’altra dimensione.

L’architettura si esprime attraverso forme pure ed essenziali progettate da Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto. Tra gli elementi che spiccano per originalità, segnaliamo la cappella a forma di piramide, antica struttura monumentale, utilizzata per diverse funzioni. Le più famose, ma non sono assolutamente le uniche, sono quelle egizie, che svolgevano una funzione funeraria, custodivano infatti la tomba del faraone.

Oltre alla cappella a forma di piramide, il parco culturale voluto da Franco Maria Ricci, uomo coltissimo ed editore raffinato, offre la possibilità di perdersi in un labirinto di bambù che copre una superficie di ben sette ettari.

Non solo, il parco offre al visitatore la possibilità di scoprire la collezione d’arte di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e la biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giambattista Bodoni (su cui Ricci ha curato recentemente uno splendido volume monografico) e l’intera produzione di Alberto Tallone.

La collezione d’arte raccoglie veri e propri capolavori di grandi artisti, da Gian Lorenzo Bernini ad Antonio Canova, da Francesca Hayez ed Antonio Ligabue.

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La Chiesa dei Morti a Montecchio – Darfo Boario (Bs)

La chiesa dei Morti di Montecchio, frazione di Darfo Boario (Bs), è una piccola chiesa costruita tra la fine del XIV sec e l’inizio del XV sec, che sorge nei pressi del ponte sul fiume Oglio.

La chiesa è un edificio di piccola dimensioni e ha una storia molto particolare. La sua costruzione è collegata ad un evento tragico: l’alluvione del 1471: i morti furono numerosi e vennero seppelliti esattamente nel luogo in cui oggi si trova il sagrato della parrocchiale. Questa chiesa sorse quindi come cappella cimiteriale o come ingresso dello stesso cimitero.

Nei secoli la chiesetta subì numerose trasformazioni: dall’apertura di porte e finestre che hanno  compromesso parte degli affreschi, alla totale imbiancatura dell’interno che per molti anni ha nascosto la bellezza del ciclo pittorico.  Bisognerà attendere il 1962, anno in cui la Soprintendenza ha avviato i lavori di recupero degli affreschi originali.

Il ciclo pittorico è uno dei più importanti e complessi risalenti a metà ‘400 presenti in questo territorio. La caratteristica distintiva di questo ciclo è la sua disomogeneità che non è assolutamente un difetto, anzi: la varietà e le diverse tipologie di opere presenti rivelano uno spaccato molto significativo dei vari artisti che in questi secoli hanno operato in Valcamonica.

Oltre al Cristo Pantocreatore, alla Madonna della Misericordia e alla drammatica Crocifissione, due pareti presentano affreschi dedicati al tema della Resurrezione dei Morti.

Particolare Resurrezione dei Morti
Particolare Resurrezione dei Morti

 

Crocifissione - particolare
Crocifissione – particolare

 

Madonna della Misericordia
Madonna della Misericordia

 

 

L’isola dei morti: la fortuna di un’opera che ha stregato generazioni di artisti

L‘isola dei morti (in tedesco, Die Toteninsel) è un dipinto molto famoso, probabilmente  più famoso dell’artista che lo ha realizzato: Arnold Böcklin (1827-1901) , pittore svizzero.

Esistono ben cinque diverse versioni di questo dipinto, a cui sono seguite centinaia di opere realizzate da altri artisti  che si sono lasciati ispirare da quest’immagine così suggestiva, inquietante e allo stesso tempo intensamente affascinante.

L’immagine dell’isola è un puro concentrato simbolico: il mare, le rocce, i cipressi, la barca sono gli elementi reali, ma Böcklin, tra silenzi e attimi sospesi, ci racconta  l’immobilità della Morte.
L’opera fu estremamente popolare all’inizio del XX secolo e affascinò molti personaggi  tra cui Sigmund Freud,  Salvador Dalí e Gabriele D’Annunzio. Continua la lettura di L’isola dei morti: la fortuna di un’opera che ha stregato generazioni di artisti