Antonio Canova ha saputo rendersi protagonista della stagione Neoclassica, traducendo in scultura la nuova estetica e innovando notevolmente il linguaggio dei monumenti funebri.
Con il suo arrivo a Roma, aderisce alle teorie neoclassiche di Winckelmann che vedono nella nobile semplicità (rifiuto di torsioni, passioni, eccessi ornamentali barocchi) e quieta grandezza (immobilità, monumentalità, purezza formale) i nuovi canoni del linguaggio artistico, rifiutando eccessi patetici, affettazione, retorica e decorativismo.
Sono essenzialmente tre gli ambiti in cui opera Canova: monumenti funerari, sculture di soggetto mitologico e sculture finalizzate alla propaganda artistica della figura di Napoleone imperatore e della sua famiglia.
Nei monumenti funerari è presente l’idea neoclassica della morte e dei sepolcri (cfr. I sepolcri di Foscolo, 1807) priva di aspetti barocchi, macabri, lugubri, spettrali, paurosi, disperati, dolorosi, tormentati.
Domina una visione serena, malinconica dell’aldilà, come nell’antichità greco-romana. Emerge con forza la concezione laica dell’immortalità della fama, del ricordo, delle gesta e dei valori di un uomo, grazie alla memoria.
Le tipologie di monumenti funerari realizzate da Canova sono:
1- I monumenti funerari romani dei papi Clemente XIII (Basilica di S. Pietro) e Clemente XIV (Basilica dei Santi Apostoli) che mantengono lo schema berniniano a gradoni, ma che si differenziano dalla produzione barocca per semplicità e rifiuto di complessi simbolismi. Stilisticamente domina la precisa scansione delle parti.
2- Inaugura un nuovo modello di sepolcro piramidale nella tomba dell’arciduchessa d’Austria Maria Cristina (Augustinerkirche di Vienna), con riferimenti al tema del corteo funebre, che è il vero protagonista dell’opera. Il passaggio dalla vita alla morte è al centro del progetto del Canova.
3- la tipologia del sarcofago, come nella tomba di Vittorio Alfieri (in Santa Croce a Firenze), opera straordinaria per la prima personificazione dell’Italia, sentita come immagine di una Nazione.
4- Lapidi, su modello delle Stele antiche, tipologia di monumento funerario che ha fatto letteralmente scuola durante il periodo neoclassico, un esempio è la Stele funeraria del Senatore Giovanni Falier (1808) nella chiesa di Santo Stefano a Venezia.