Potrebbe esservi capitato di visitare Venezia e ritrovarvi nella bellissima chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari e vedere un imponente monumento funebre dedicato a Canova.
La chiesa è davvero ricchissima di capolavori d’arte, da Alvise Vivarini a Giovanni Bellini, ed è spesso ricordata proprio per questo monumento funebre, che però, a dispetto di come viene chiamato, non contiene le spoglie di Antonio Canova, o meglio non tutte.
A Venezia è infatti rimasto il cuore del celebre scultore, mentre il resto di ciò che rimane di Canova si trova a Possagno, suo paese natale.
Fu per volere del fratellastro, il vescovo Giovanni Battista Sartori, che le spoglie terrene vennero traslate nel grandioso tempio neoclassico dalla vecchia chiesa parrocchiale dove erano conservate dal 1830.
Il tempio canoviano è un mix tra edifici del passato con importante funzione simbolica: il Partenone (colonnato) che rappresenta la civiltà greca, il corpo centrale simile al Pantheon romano che simboleggia la cultura romana e infine l’altare maggiore, testimonianza della grandezza cristiana.
All’interno del tempio canoviano sono custodite preziose opere come il San Francesco di Luca Giordano, Gesù nell’orto di Palma il Vecchio, la Deposizione dipinta da Canova e l’auritratto in marmo del Canova.
Nel tempio canoviano è custodita la vera tomba di Canova.
Mai stato a Possagno.