Il cimitero ebraico di cui vi parlerò si trova nel quartiere di Josefov a Praga. Josefov, la città ebraica, occupa la parte alta della città vecchia: Stare Mesto.
Le sue origini si perdono nei secoli: nel 1096 Praga fu testimone di un primo Pogrom. Circa 150 anni dopo, durante il IV Concilio Lateranense che si tenne a Roma nel 1215, agli ebrei venne vietato di possedere terreni e d’imprendere sia nell’agricoltura sia nell’artigianato. era loro permesso solo di prestare denaro a pegno o a interessi, questo perché tali attività erano considerate indegne e immorali per i cristiani. In seguito al concilio, gli ebrei furono obbligati a risiedere in località prestabilite: i ghetti.
A Praga sono rimaste 7 sinagoghe, la più vecchia risale al 1280. All’interno del ghetto viene anche fondato un cimitero (XV sec), in quanto gli ebrei non potevano seppellire i loro morti nei cimiteri della città.
L’area del vecchio cimitero divenne presto troppo ristretta per i bisogni della comunità: siccome le usanze giudaiche vietavano la liquidazione delle vecchie tombe, col passare degli anni si ammucchiavano strati su strati di terra per sotterrare i nuovi morti.
In alcune zone del cimitero sono sovrapposti anche 12 strati.
Le stele venivano tirate fuori e nuovamente rimesse accanto a quelle nuove. e’ proprio per questa singolare modalità di sepoltura che si è venuto a creare l’ammasso caratteristico.
Vi sono ben 12.000 tombe risalenti al periodo 1439-1787, anno in cui iniziano ad essere vietati i cimiteri all’interno delle città.
Dal XVI secolo le lapidi vengono decorate con rilievi artistici, rappresentanti simboli diversi corrispondenti al nome (un Leone per i Lowe) alla professione del defunto (forbici e strumenti di lavoro), caratteristiche del defunto. La tomba più famosa è quella del rabbino Lowe, mitico creatore del Golem.
Ancora oggi questo ammasso di tombe sa trasmettere intense suggestioni. I sassolini testimoniano le preghiere rivolte ai defunti, e spesso sotto di essi sono arrotolati dei bigliettini con le preghiere scritte da chi ha visitato il cimitero.