Rovigno è una città dell’Istria affacciata sul mare ricca di angoli suggestivi e di attrazioni culturali e artistiche. Tra queste anche il sarcofago di Sant’Eufemia, custodito nella chiesa di Sant’Eufemia.
Attorno a questo misterioso sarcofago è nata una leggenda che narra di una tempesta che si abbatté sulla costa della città il giorno 13 luglio dell’800 d.C. Passatala tempesta, rimase sulla spiaggia un sarcofago di marmo che nessuno era in grado di spostare. Continua la lettura di La leggenda del sarcofago di Sant’Eufemia→
Storia di Manuela Vetrano, la Civetta di Torino, della sua forza di volontà e dell’amore per il cimitero Monumentale di Torino
Anima d’antan, Manuela ama il passato, la storia e l’arte, perché secondo lei “hanno il magico potere di farmi viaggiare nel tempo (il mio più grande desiderio!) e di mettermi in contatto con epoche e personaggi lontani… la contemporaneità non fa per me e non mi ci ritrovo molto, perciò mi immergo nel bel tempo che fu (forse idealizzandolo un po’ troppo)… insomma: vivo sulle nuvole!”
Anche Manuela si è laureata in Scienze dei Beni Culturali e ha avuto la forza e la determinazione necessarie per riuscire a ritagliarsi un ruolo speciale in un settore così difficile come quello della cultura. E questo è un vero paradosso per un paese come il nostro così ricco, e evidentemente, così cieco. Continua la lettura di Da Torino con Passione, tra Monumentale e segreti di una città magica→
Breve storia di Valeria Celsi e del suo lavoro dedicato ai cimiteri.
Capita che a volte gli inizi non siano dei più semplici, soprattutto se la passione che ci sprona è quella per l’arte. Ancora più difficile se è l’arte nei cimiteri.
Camposanto in italiano, churchyard in inglese, aitre in francese e kirckhof in tedesco: tanti modi per descrivere lo spazio circostante le chiese dove avvenivano le sepolture in poca medievale.
E’ curioso constatare come inizialmente il Cristianesimo non ammettesse le sepolture nelle chiese, mentre col passare del tempo saranno proprio le chiese ad ospitare i cadaveri più illustri.
La sepoltura, durante il Medioevo, doveva avvenire ad sanctos et apud ecclesiam (vicino ai santi e presso la chiesa). Continua la lettura di Il camposanto→
Suprematista fino alla morte, Kazimir Malevic lasciò precise disposizioni per le proprie esequie.
Il progetto per la propria bara risente degli studi architettonici affrontati a metà degli anni ’20, durante i quali si era dedicato a progetti plastici suprematisti tridimensionali, gli Achitekton o Planit.
Scenario di questa tragica vicenda è ancora una volta il Cimitero di Highgate di Londra. Protagonisti, i Preraffaelliti con la loro passione e il loro modo estremo di amare.
Tutto è cominciato con la tragica morte di Elizabeth Siddal, moglie, musa e amante del poeta e pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti.
Un’immagine che immortala per sempre la bellezza unica di Elizabeth è un dipinto famosissimo, forse il dipinto preraffellita più conosciuto: Ofelia di John Everett Millais (qui sopra). L’episodio è entrato nella storia e si narra che, posando per questo dipinto (1852) in cui viene rappresentata la mortedel personaggio shakespeariano, Lizzy fu costretta a rimanere a lungo immersa in un vasca da bagno.
Il famedio è una parte fondamentale dei nuovi cimiteri sorti in seguito agli editti napoleonici. Quindi la maggior parte dei Cimiteri monumentali è dotato di famedio. Etimologicamente la parola famedio nasce dall’unione di due parole latine: fama, “fama”, e aedes, “casa”.
In questo modo, ogni grande città poteva dedicare uno spazio speciale, all’interno del cimitero monumentale, a quei cittadini eccellenti che con la loro vita avevano dato fama alla città. Ma non solo , il famedio è anche il luogo in cui si ricordano i valori morali e civili che stanno a fondamento della vita della comunità. Continua la lettura di Cosa è un famedio?→
Recentemente mi è capitato di visitare nuovamente il cimitero Monumentale di Bergamo e sono rimasta molto colpita da una tomba in particolare. La tomba in questione è proprio quella rappresentata nell’immagine qui sopra.
Mi sono chiesta come mai un’ancora fosse stata scelta per una tomba. Ero a conoscenza dell’esistenza di una vera e propria iconografia funeraria e, così, incuriosita ho cercato di capire il significato di questo simbolo. Continua la lettura di Iconografia e simboli funerari→